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4: virus di origine
alimentare
di Omar F. e Lorenzo B.
Ciao
a tutti, sono Lorenzo e vi parlerò dei virus a trasmissione
alimentare, che rappresentano la seconda causa di focolai nell'Unione
Europea, dopo la Salmonella. L'EFSA ha pubblicato un'analisi relativa
alle conoscenze scientifiche più recenti su questi virus, che
fornisce consigli su eventuali misure per controllare e prevenirne la
diffusione. I virus sono sempre più considerati come un'importante
causa di focolai. Nel 2009 i virus hanno provocato il 19% di tutti i
focolai sviluppati nell'Unione Europea, generando oltre 1000 focolai
di malattia e colpendo più di 8700 cittadini. Il numero totale di
focolai causati da virus è in aumento dal 2007. Il cibo può fungere
da veicolo di trasmissione agli esseri umani di determinati virus
che, in alcuni casi, sono altamente contagiosi e possono determinare
focolai diffusi. Il parere scientifico dell'EFSA ha preso in
considerazione il norovirus e il virus dell'epatite A nei prodotti
freschi, nei cibi pronti e nei molluschi bivalvi quali ostriche,
cozze e cappesante, poichè tali alimenti sono classificati come
pericoli prioritari dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. E'
stato anche valutato il virus dell'epatite E, data la sua elevata
resistenza nei suini in tutta Europa e la presenza di prove della sua
trasmissione attraverso gli alimenti, malgrado la scarsità di casi
clinici all'interno della UE. Attualmente la cottura accurata è
l'unica misura efficace per eliminare o inattivare il norovirus o il
virus dell'epatite A. Anche la carne o il fegato dovrebbero essere
cotti completamente per garantire l'eliminazione di eventuali
infezioni da epatite E. Il parere di EFSA raccomanda di attuare
misure atte a controllare la diffusione di questi virus nell'Unione
Europea e non solo. Le raccomandazioni relative alle misure di
riduzione includono l'introduzione di criteri microbiologici per il
norovirus nei molluschi bivalvi, a meno che i prodotti non rechino
l'etichetta “da consumare previa cottura” e l'ulteriore
formazione dei venditori . Per prevenire le infezioni di epatite E
gli esperti raccomandano anche di dissuadere le persone con malattie
epatiche o deficienze immunitarie e le donne in stato di gravidanza
dal consumare carne e fegato di maiale poco cotto. Il parere
scientifico dell'EFSA contribuisce da informare i gestori del rischio
e può fornire un contributo alle misure di gestione del rischio per
il controllo delle infezioni virali di origine alimentare nell'Unione
Europea.
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