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11: resistenza agli
antibiotici
di Luca G. e Alessio T.
Gli
antimicrobici come gli antibiotici sono comunemente usati sia in
medicina per il trattamento di un ampio ventaglio di malattie
infettive. Tuttavia alcuni microrganismi responsabili dell’insorgenza
di malattie hanno sviluppato una resistenza agli antimicrobici. Se un
microrganismo è resistente a un determinato antibiotico, il
trattamento non è più efficace. I batteri resistenti agli
antibiotici rappresentano una crescente minaccia per la salute, in
tutto il mondo. L’uso eccessivo o l’abuso di antibiotici in
medicina è considerato responsabile della comparsa e della
diffusione della resistenza agli antimicrobici. Dopo aver trattato
gli animali con antimicrobici, i batteri che vivono nel loro apparato
gastrointestinale possono sviluppare una resistenza a un determinato
antimicrobico e successivamente contaminare non solo gli alimenti ma
anche l’ambiente. Gli alimenti possono quindi essere un vettore per
la trasmissione di batteri resistenti, perché i batteri zoonotici
vivono nell’apparato gastrointestinale degli animali e perciò
possono essere nuovamente trasmessi dagli animali all’uomo
attraverso gli alimenti. Per combattere la resistenza agli
antimicrobici è necessario intervenire a più livelli, è
importante, per esempio, valutare i fattori che possono portare allo
sviluppo della resistenza e della diffusione di batteri resistenti
negli alimenti e negli animali, è anche importante limitare il
trattamento con antimicrobici di animali e persone ai casi in cui è
veramente necessario, poiché gli antimicrobici sono strumenti
terapeutici estremamente preziosi, che devono essere impiegati con
cautela. Nell’Unione europea i responsabili delle politiche e gli
scienziati stanno collaborando per combattere la resistenza agli
antimicrobici e proteggere i cittadini mediante un’apposita
strategia per contrastare tali minacce. L’Unione europea si attiva
anche mediante la cooperazione internazionale per contrastare la
resistenza agli antimicrobici a livello mondiale. Oltre alle misure
intraprese nell’UE da parte delle autorità responsabili della
regolamentazione del settore, anche tutti noi possiamo contribuire a
ridurre il rischio di resistenza agli antimicrobici attenendoci a
buone pratiche igieniche in cucina e in casa: per esempio, lavandoci
accuratamente le mani prima di cucinare.
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